E’ la metodica diagnostica più conosciuta. Consente, tramite l’utilizzo di radiazioni ionizzanti, di eseguire indagini cliniche su vari apparati per diagnosticare patologie.

Le radiazioni ionizzanti sono onde elettromagnetiche dotate di una particolare frequenza (appartengono alla stessa famiglia della luce visibile). Per loro natura le radiazioni ionizzanti interagiscono con la materia, è grazie a questo principio che possono essere utilizzate per creare immagini diagnostiche.

Le strumentazioni sono di tipo digitale, ciò comporta una notevole riduzione della dose al paziente (circa il 40% in meno rispetto alle metodiche analogiche) il che, unito al controllo della dose radiante, le rende estremamente più sicure.

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